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Conosciamo i vantaggi che ci offre l’acqua per ricreare un ambiente più idoneo per le persone con difficoltà di movimento; solitamene è molto consigliata per l’efficacia l’idroterapia sulle patologie vascolari, mediante l’uso di percorsi che alternino acqua calda ad acqua fredda per attivare la contrazione della muscolatura vasale (associata spesso alle proprietà chimiche delle acque termali).

Per le problematiche vascolari sono anche molto importanti le proprietà fisiche dell’acqua come la pressione idrostatica, al fine di sfruttare al meglio l’idrokinesiterapia proponendo sequenze di lavoro mirate e individualizzate in abbinamento al trattamento manuale, allo scopo di iniziare i processi di recupero precocemente, soprattutto nelle condizioni cliniche post-chirurgiche, sempre più presenti, rispettando comunque i tempi di guarigione tissutale.

Questo approccio permette di ridurre i tempi di recupero e migliorare la qualità dello stesso, divenendo parte fondamentale nel recupero di alcune componenti del movimento.

La parziale assenza di gravità permette al paziente maggior movimento, spesso impedito a causa dell’eccessivo peso della’arto/i, con conseguente miglioramento del trofismo muscolare, aumento dell’escursione articolare, riduzione delle retrazioni muscolari.

In acqua possiamo far percepire al paziente le differenze di galleggiamento, di resistenza alla mobilizzazione attraverso la viscosità dell’acqua, di forza e mobilità tra i due arti o addirittura tra i due emilati, lavorando sullo schema corporeo, spesso alterato dal disuso o dal dolore.

La pressione esercitata dall’acqua sulle superfici del corpo svolge un effetto drenante a livelli pressori fisiologici oltre che a un micro massaggio superficiale legato alla sua densità.

Un altro aspetto che facilita il drenaggio linfatico è la corretta attività respiratoria, in cui l’alternanza di inspiro ed espiro efficaci effettua un’azione di richiamo in senso centripeto dei liquidi: in acqua questo viene favorito dalla respirazione profonda durante l’esecuzione degli esercizi.

La grande valenza riabilitativa dell’idrokinesiterapia in ambito vascolare non si esaurisce nel recupero funzionale ma tocca anche il campo sociale, ricreativo e psicologico. La terapia in acqua ci permette di trattare queste persone in un ambiente che viene percepito non strettamente sanitario, abituandole a interagire con altri soggetti senza vergogna per il proprio aspetto, favorendo la reintegrazione sociale: questi pazienti tendono a nascondere l’arto edematoso in quanto ritenuto antiestetico sia ai loro occhi che agli occhi degli altri; un pieno recupero della persona non può ignorare questo aspetto, che ovviamente spesso richiederà anche di un intervento psicologico.

Alla luce di quanto detto si può notare non solo l’effetto positivo dell’idrokinesiterapia nel trattamento del linfedema in quanto tale, ma anche la possibilità di lavorare contemporaneamente, in globalità, con ogni singola sequenza di lavoro sulle diverse aree compromesse offrendo anche vantaggi in un’ottica economica, riducendo i tempi di presa in carico e rendendo il paziente più autonomo nel mantenimento delle proprie autonomie.

Dr. Fulvio Cavuoto
Fisioterapista