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Il piede e la caviglia svolgono un ruolo di primaria importanza per il sostegno del corpo umano.
Entrambi garantiscono la posizione eretta, l’equilibrio, la propriocezione con il suolo.
In questo articolo parliamo degli gli infortuni del piede, in particolare di fratture da infortuni e fasciti.
L’Anatomia del piede è costituita dalle falangi (o dita), i metatarsi, il mediopiede, ed il tallone (insieme al calcagno): ogni singolo osso può essere sede di infortunio.
Fattori come calzature non adeguate, così come terreni duri o in pessime condizioni, danno un grande contributo maggior agli infortuni del piede e caviglia.

Gli infortuni al piede e caviglia quindi sono caratteristici di tutti gli sport su terreni: runner, calcio, tennis, Paddle, basket, pallavolo, rugby, danza, ecc, dove il danno si verifica sia per i carichi di allenamento, sia per le ipersollecitazioni a cui vengono sottoposte le strutture anatomiche.
Tra le più frequenti lesioni ricordiamo le fratture da stress ripetuto.
Ad esempio un duro atterraggio dopo un salto colpisce soprattutto i metatarsi ed il calcagno

L’ortopedico invierà a fare un esame diagnostico che a seconda dei sintomi potrà essere o una radiografia o una Risonanza Magnetica.
Il Fisioterapista, attraverso la valutazione funzionale valuta gli esiti del trauma e propone un percorso terapeutico che in principio affronterà la fase successiva all’immobilizzazione, al drenaggio dell’edema ed al miglioramento dell’infiammazione;
poi possibilmente attraverso l’idrokinesiterapia esercizi di carico precoce, di stabilizzazione articolare e propriocezione in posizione statica, di ripresa del gesto atletico e della forza.

Molto frequente è anche fascite plantare, ovvero una patologia che causa un dolore limitante alla pianta del piede, ed è spesso associato ad una tallonite o a spina calcaneare (calcificazioni).
Il nostro programma riabilitativo si adatta all’entità dell’infortunio: nella fase iniziale, si utilizzano terapie fisiche con effetto di biostimolazione per i processi patologici (dolore, infiammazione, miscrolesioni), come la TECAR-terapia, il LASER ad alta potenza e per le spine calcaneari le Onde d’Urto.

Nella fase successiva, è utile il lavoro di allungamento della fascia, e sull’apprendimento del corretto utilizzo della pianta del piede durante camminata prima, salti e corsa dopo: questa parte fondamentale può essere cominciata con l’idrokinesiterapia e conclusa con esercizi terapeutici a secco.
Tra gli infortuni del calcagno, si riscontrano spesso sofferenze o lesioni del tendine d’Achille.
Con l’Idrokinesiterapia individuale il fisioterapista esegue il programma riabilitativo su un crescente e progressivo allenamento in parziale assenza di gravità, basati su esercizi terapeutici, volti a elasticizzare le catene muscolari, modulare i carichi e adeguare alle sollecitazioni il tendine.

Accenniamo ad altri infortuni del piede meno conosciuti, ma comunque abbastanza comuni:

  • Le distorsioni delle falangi, in modo particolare dell’alluce;
  • le metatarsalgie, patologie in cui il dolore è localizzato sul dorso del piede, dovute a microtraumi ripetuti;
  • le infiammazioni dei tendini estensori del piede spesso causati da calzature inadeguate.

Dr. Fulvio Cavuoto